domenica 24 marzo 2013

Come ripristinare il cemento armato


Introduzione

Hai un pilastro oppure una ventaglia esterna in calcestruzzo dove in alcune parti si vede il tondino di ferro fuoriscire? Allora questa è la guida che fa per te!

In questa guida vi illustrerò come ripristinare il cemento armato che con il tempo si è degradato in alcune sue parti.

Attrezzi necessari


    •  scalpello
    •  punta in acciaio
    • cazzuolino
    • secchio
    • spazzola in acciaio
    • pennello
    • Mazzetta

    Materiale

    • Malta per il ripristino
    • Antiruggin

    Anche il cemento armato che si trova all'esterno è soggetto all'aggressione degli agenti atmosferici come acqua, sali, acidi di fumi industriali e dal fenomeno della carbonatazione: quindi deve essere adeguatamente protetto in modo da prolungare la vita della struttura per il quale è stato utilizzato.

    Molto spesso alcuni manufatti costruiti con calcestruzzo e acciaio hanno dei copriferro (cioè' lo strato di calcestruzzo esterno che ricopre il tondino in acciaio) inferiore ai 2 cm, questo fa si che l'acqua piovana esterna raggiunga con molta facilita' il tondino in acciaio che si ossida (si arrugginisce) causando l'aumento di volume di quest'ultimo portando così alla rottura del calcestruzzo che lo ricopre.


    Procedimento per il ripristino

    Per prima cosa vanno tolte tutte le parti friabili che ricoprono il tondino in acciaio con la mazzetta e lo scalpello, sia esternamente che internamente: dopodichè vanno puliti con la spazzola in acciaio i tondini in ferro con molta accuratezza, rimuovendo tutta la ruggine che si è formata.

    La fase successiva sarà quella di applicare l'antiruggine (che puo' essere sia liquido e in alcuni casi in polvere da diluire con acqua) sui tondini con il pennello: poi si passerà al ripristino del cemento armato con una malta tixotropica a ritiro compensato adatta al cemento armato, miscelando quest'ultima nel secchio con acqua, tramite il cazzuolino o trapano miscelatore.
    Lo spessore minino di copriferro consigliabile è di minino 2,5 cm.
    Una volta finita questa ultima operazione si può a tua discrezione rasare il tutto e pitturare con una pittura ai silicati o silossanica.

    Grazie di avermi seguito e a presto!


    domenica 10 marzo 2013

    Il polistirene estruso e i suoi vantaggi

    Il polisterene estruso

    Oggi tutte le nuove costruzioni di civili abitazioni devono essere progettate ai fini del risparmio energetico, rispettando valori  termici di isolamento in base alla normativa vigente, la quale prevede la divisione dell'Italia in zone climatiche. Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia"

    L'isolamento in polistirene estruso:

    L'isolante in polistirene estruso è oggi uno dei più diffusi isolanti termici in commercio, in quanto garantisce un ottima versatilità e un alta capacità termica.
    Costituito da  granuli di polistirene con una densità che può raggiungere i 35 kg/mc, la sua struttura rigida e alveolare a cellule chiuse gli conferisce alti valori di resistenza alla compressione e di grande leggerezza.
    E' un materiale che non assorbe l'acqua ma è permeabile al vapore.
    Il polistirene estruso è un prodotto totalmente riciclabile e quindi ecologico, utilizzato come isolante termico contribuisce al risparmio dei combustibili fossili utilizzati per il riscaldamento  quindi alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

    Pannelli in polisterene estruso
    Prodotto in pannelli di diversi dimensioni viene impiegato come isolamento in intercapedini tra due pareti, sui tetti oppure come sottofondo isolante di pavimentazioni.

    Se pensi di isolare una parete con questo materiale ti consiglio di utilizzare uno spessore minimo di 4 cm e lasciare 1 cm di aria intorno all'isolamento per avere una resa più efficiente.

    Grazie di avermi seguito a presto.Andrea Cappannelli

      SOLUZIONI UTILI:

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